Questo articolo fornisce una risposta alle domande più frequenti che riguardano la costituzione nel Regno Unito di una società di consulenza finanziaria.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Diritto Bancario (www.dirittobancario.it) il 7 febbraio 2017.
1. Che forma societaria si usa di solito?
Nel Regno Unito, le società di consulenza finanziaria sono generalmente costituite come private limited companies (“LTDs”), cioè società a responsabilità limitata, o limited liability partnerships (“LLPs”), cioè associazioni professionali a responsabilità limitata.
Una LTD può essere costituita con capitale sociale nominale (per esempio 1 sterlina). Una LLP può essere costituita senza alcun capitale sociale.
Entrambe le forme societarie garantiscono una responsabilità limitata ai loro soci e amministratori.
Tuttavia, mentre una LLP è fiscalmente trasparente (cioè gli utili generati dalla LLP sono tassati direttamente in capo ai suoi soci), una LTD è tenuta a pagare un’imposta sul reddito delle società ad un tasso del 20% (che si riduce al 19% a partire dal 1° aprile 2017).
Il costo per la costituzione di una LTD o LLP è di sole 40 sterline (o 12 sterline se la domanda è trasmessa in forma telematica).
2. Una società di consulenza finanziaria necessita di autorizzazione da parte dell’autorità di vigilanza?
Una società di consulenza finanziaria costituita nel Regno Unito deve generalmente essere autorizzata dalla Financial Conduct Authority (“FCA”).
In alcuni casi, ad esempio quando la società fornisce i propri servizi solo a società del gruppo, non è necessaria alcuna autorizzazione.
3. Quali attività può svolgere una società di consulenza finanziaria?
Una società di consulenza finanziaria è generalmente autorizzata a svolgere le seguenti attività:
(1) l’attività di arranging deals in investments, che consiste nella individuazione, promozione e fornitura di assistenza in merito a operazioni di investimento, incluse operazioni di private equity e venture capital; e
(2) l’attività di investment advice, che consiste nella fornitura di consulenza a investitori individuali e fondi di investimento.
4. Una società di consulenza finanziaria può agire come gestore di fondi o portafogli d’investimento?
Una società di consulenza finanziaria non è generalmente autorizzata da agire in qualità di gestore di fondi o portafogli d’investimento.
Spesso è possibile tuttavia nominare un gestore indipendente al quale viene assegnato il compito di gestire il fondo o portafoglio d’investimento sulla base delle raccomandazioni fornite dalla società di consulenza.
I gestori indipendenti vengono utilizzati particolarmente al fine di lanciare fondi di investimento che operano in settori (come quelli di private equity, di venture capital, immobiliare e delle infrastrutture) che non richiedono decisioni di investimento frequenti.
Tali gestori possono avere la loro sede onshore (cioè in paesi quali il Regno Unito, il Lussemburgo, l’Irlanda o Malta) o offshore (cioè in paesi quali le Isole del Canale o le Isole Cayman) a seconda del domicilio fiscale del fondo o portafoglio d’investimento che si vuole gestire.
I gestori indipendenti di solito richiedono compensi che partono da circa 2.000 sterline al mese, oltre una spesa di attivazione dello stesso importo.
5. Una società di consulenza finanziaria può fornire i propri servizi a clienti al dettaglio?
Una società di consulenza finanziaria può essere autorizzata dalla FCA a fornire i propri servizi a clienti al dettaglio.
Le società di consulenza che forniscono i propri servizi a clienti al dettaglio sono tuttavia soggette ad un maggior controllo da parte della FCA e devono rispettare requisiti regolamentari più onerosi rispetto alle società che forniscono i propri servizi solo a clienti professionali.
6. Una società di consulenza finanziaria può detenere fondi o titoli appartenenti ai propri client?
Una società di consulenza finanziaria non è di solito autorizzata a detenere fondi o titoli appartenenti ai propri clienti.
Ciò tuttavia rappresenta raramente uno svantaggio, attesa la frequente separazione nell’ambito della struttura di un fondo o gestione patrimoniale tra il soggetto che svolge la funzione di gestione e quello che svolge la funzione di custodia.
7. Quanto costa ottenere l’autorizzazione da parte della FCA?
Il contributo da versare alla FCA al fine di ottenere l’autorizzazione per una società di consulenza finanziaria è di sole 1.500 sterline.
Il compenso di un consulente (quale FS REG) ingaggiato al fine di fornire assistenza in merito al relativo processo autorizzativo varia da circa 5.000 a 7.500 sterline.
8. Quanto dura il processo autorizzativo della FCA?
Il processo autorizzativo della FCA di una società di consulenza finanziaria dura circa dai quattro ai sei mesi e ci vogliono di solito due o tre settimane al fine di preparare la domanda di autorizzazione.
9. Che cosa succede se la società non può aspettare così a lungo?
Una società di consulenza finanziaria è in grado di iniziare la propria attività prima che l’autorizzazione della FCA sia stata concessa se si registra come appointed representative (soggetto nominato) di un’altra società che è già autorizzata dalla FCA.
Registrarsi e operare come appointed representative costa circa 2.000 sterline al mese, più un spesa di attivazione dello stesso import.
Se l’intenzione è quella di lanciare un fondo di investimento o attivare una gestione patrimoniale, la società che offre la copertura autorizzativa di appointed representative può, in certi casi, essere disponibile ad agire anche in qualità di gestore indipendente del fondo senza oneri aggiuntivi.
10. Quanto costa mantenere l’autorizzazione della FCA?
I contributi annuali pagabili alla FCA per mantenere l’iscrizione come società di consulenza finanziaria variano a seconda del reddito annuo della società e del tipo di clienti della società.
Una società di consulenza con un reddito annuo di 200.000 sterline che tratta solo con clienti professionali è tenuta a pagare alla FCA un contributo annuale di circa 1.500 sterline.
Se la stessa società ha un reddito annuo di 1 milione di sterline, il contributo annuale è di circa 4.000 sterline.
11. Una società di consulenza finanziaria è soggetta a requisiti patrimoniali?
Al fine di ottenere l’autorizzazione della FCA, una società di consulenza finanziaria deve avere un patrimonio di vigilanza di:
(1) 50.000 euro (o l’equivalente in sterline); o
(2) se è stata stipulata una polizza assicurativa per la responsabilità professionale, soltanto 5.000 sterline (questa è l’opzione scelta più spesso).
Il patrimonio di vigilanza consiste generalmente in quote emesse e interamente pagate nel caso di una LTD e in partecipazioni interamente pagate nel caso di una LLP.
Il premio annuale di una polizza assicurativa per la responsabilità professionale parte da un minimo di 3.000 sterline.
12. Una società di consulenza finanziaria deve nominare un collegio sindacale o dei revisori contabili esterni?
Una società di consulenza finanziaria non è tenuta a nominare un collegio sindacale ma, a seconda delle sue dimensioni e del tipo di attività che svolge, può essere tenuta a nominare dei revisori contabili esterni.
Una società di consulenza autorizzata ai sensi della direttiva comunitaria relativa ai mercati degli strumenti finanziari (“MiFID”) è in genere (ma non sempre) tenuta a nominare dei revisori contabili esterni indipendentemente dalle sue dimensioni.
Una società che non è soggetta alla direttiva MiFID è invece tenuta a nominare revisori contabili esterni solo se non costituisce una impresa di piccole dimensioni.
Tale sarà una società (o LLP) che rispetta almeno due dei seguenti requisiti: (1) il suo fatturato annuo non è superiore a 10,2 milioni di sterline, (2) il suo totale di bilancio non è superiore a 5,1 milioni di sterline e (3) il numero dei suoi dipendenti non è superiore a 50.
Il compenso dovuto a un revisore contabile esterno per svolgere la revisione annuale del bilancio di una società (o una LLP) parte da un minimo di 3.000 sterline.
13. Quale è il numero minimo di persone necessarie per operare una società di consulenza finanziaria?
Una società di consulenza finanziaria costituita come una LTD può ottenere l’autorizzazione della FCA anche se ha un amministratore e socio unico (cioè è una società unipersonale).
Tale struttura tuttavia non è molto comune e, in un caso del genere, la FCA di solito richiede alla società di consulenza di nominare un’altra società autorizzata dalla FCA ad agire come locum, cioè in qualità di sostituto qualora, per esempio, l’amministratore e socio unico della società di consulenza diventasse incapace di lavorare.
Per tale motivo, le società di consulenza finanziaria sono generalmente costituite da almeno due soggetti, uno dei quali può anche essere un dipendente, amministratore o consulente che lavora part-time.
Ci vogliono almeno due persone, fisiche o giuridiche, al fine di costituire una LLP.
14. È necessario che le persone che operano la società di consulenza siano tutte residenti nel Regno Unito?
Non vi è alcuna necessità che le persone che operano una società di consulenza finanziaria siano tutte residenti nel Regno Unito.
È importante tuttavia che, se una o più persone risiedono all’estero, la mind and management (cioè il centro decisionale) della società rimanga nel Regno Unito.
Ciò significa che il Regno Unito deve essere il luogo in cui le decisioni di gestione più importanti vengono assunte su base giornaliera e dove hanno sede le funzioni amministrative centrali della società.
Avere un amministratore delegato che risede nel Regno Unito è in genere sufficiente affinché la mind and management della società di consulenza rimanga nel Regno Unito.
Quando l’amministratore delegato della società risede nel Regno Unito, non è di solito un problema se altre persone (ad esempio amministratori o soci non esecutivi) coinvolte nella gestione della società risiedono all’estero.
15. Le società di consulenza finanziaria devono avere un responsabile della funzione di compliance?
Una società di consulenza finanziaria deve avere un responsabile della funzione di compliance. La persona che svolge tale funzione può tuttavia ricoprire anche altri ruoli all’interno (o all’esterno) della società. Può ad esempio ricoprire il ruolo di amministratore della società o agire in qualità di consulente.
La persona che svolge la funzione di compliance deve avere un sufficiente grado di competenza per svolgere tale funzione, ma non è necessario che possegga titoli o abbia superato esami particolari.
Non è inoltre necessario che la persona che svolge la funzione di compliance sia un dipendente a tempo pieno della società e, infatti, molte società di consulenza autorizzate dalla FCA assumono consulenti esterni che agiscono su base part-time come responsabili della funzione di compliance della società.
16. Una società di consulenza finanziaria può fornire i propri servizi su base transfrontaliera in altri paesi dell’Unione Europea (“UE”)?
Attualmente, una società di consulenza finanziaria costituita nel Regno Unito può fornire i propri servizi su base transfrontaliera in altri paesi della UE ai sensi della direttiva MiFID.
Quando la Brexit verrà messa in atto, ci si aspetta che le società di consulenza finanziaria autorizzate nel Regno Unito potranno continuare, tramite la libera prestazione di servizi, a fornire i propri servizi su base transfrontaliera a clienti professionali basati in paesi della UE ai sensi della direttiva MiFID 2.
La direttiva MiFID 2 contiene infatti un regime noto come il “third country firm regime” applicabile a società di consulenza finanziaria provenienti da paesi non-EU il cui regime normativo è equivalente a quello della UE.
Poichè il Regno Unito sta già attuando la direttiva MiFID 2, ci si aspetta che esso sarà riconosciuto come un paese a regime normativo equivalente ai fini della direttiva MiFID 2 e potrà pertanto beneficiare del “third country firm regime”.
Ci si aspetta dunque che, per esempio, le società di consulenza finanziaria autorizzate nel Regno Unito potranno continuare a fornire consulenza finanziaria a investitori professionali e fondi basati in paesi della UE, inclusa l’Irlanda, il Lussemburgo e Malta, nonostante la Brexit.
Una società di consulenza finanziaria che desidera fornire i propri servizi anche a clienti al dettaglio dopo la Brexit potrebbe invece essere soggetta, a seconda delle circostanze, all’obbligo di costituire una succursale nel relativo paese della UE.
Disclaimer: Questo articolo fornisce solo informazioni di carattere generale. Non intende essere esauriente e non costituisce una prestazione di consulenza legale o regolamentare di alcun tipo. Gli autori ed FS REG non sono responsabili per alcuna azione intrapresa o non intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questo articolo. Copyright FS REG (www.fsreg.com) 2017. Tutti i diritti riservati.
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